Negro

Negro

Ci invadono. Ci rubano il lavoro. Attentano alla nostra cultura. Portano le malattie. Rubano. Mentono. Sono ignoranti. Complottano per prendersi il nostro Paese… La verità, invece, è che senza “negri” non possiamo stare.
I negri ci rubano il lavoro. I negri si prendono le case popolari e i contributi. I negri vogliono la nostra terra. E ancora: portano malattie, rubano, violentano le nostre donne. All’indomani di qualche fatto di cronaca, in Tv e sui giornali i titoli forti sugli immigrati − spesso costruiti su dichiarazioni di politici − sovrastano la realtà delle cifre. Eppure i numeri dicono tutt’altro. Dicono che senza gli immigrati l’Italia semplicemente si fermerebbe. Come attestano Confindustria e associazioni degli agricoltori, il Made in Italy senza i lavoratori immigrati crollerebbe. Persino le eccellenze enogastronomiche per cui siamo giustamente famosi nel mondo − vino, olio, formaggi, ortaggi, salumi − senza manodopera “negra” rischierebbero il tracollo. Altro che invasione. La verità è che non possiamo fare a meno di “loro”. L’amato Belpaese faticherebbe persino a erogare le pensioni senza i contributi versati dai lavoratori immigrati. È lo stesso presidente dell’Inps a certificarlo.

Ingegnere chimico, figlio di due nigeriani arrivati in Italia negli anni Settanta, l’autore, commentando i dati reali sull’immigrazione e analizzando fatti di cronaca, cerca di capire come stanno davvero le cose. Chi meglio di un “negro” italiano può raccontare questa realtà? E aiutarci a valutare se ci conviene davvero mandarli tutti a casa. Oppure se è vera l’invocazione che qualcuno ha scritto su un muro: «Immigrati, vi prego, non lasciateci soli con gli italiani».

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di Francesco Ohazuruike con Luca Crippa e Maurizio Onnis…

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