Buona Pasqua a chi vive nei conflitti dimenticati

29 Mar

2018

Buona Pasqua a chi vive nei conflitti dimenticati

Buona Pasqua alle donne.

Buona Pasqua agli uomini.

Buona Pasqua ai governanti, ai popoli e a tutti gli esseri viventi.

Buona Pasqua a Papa Francesco e al Papa emerito Benedetto XVI.

Buona Pasqua a chi vive nei conflitti dimenticati, in: Algeria, Colombia, Afghanistan, Kossovo, Iraq, Burundi, Perù, Filippine, Turchia, Israele e Palestina, Mali, El Salvador, Nepal, Siria, Repubblica Democratica del Congo, Indonesia, Somalia, Cecenia, Sud Sudan, Sri Lanka, Repubblica Centrafricana, Pakistan, Liberia, Myanmar, Uganda, India.

Buona Pasqua a chi ha fame, a chi ha sete, e a chi vive sulla propria pelle le ingiustizie economiche.

Buona Pasqua ai denigrati, ignorati, perseguitati, svalutati.

Buona Pasqua a chi pensa di avere tutto e a chi pensa di avere niente.

Santa Pasqua a tutti da Synesio.

Maurice Denis – Mattino di Pasqua (1891)

Nel 1888, all’Accademia Julian di Parigi, Maurice Denis conosce Paul Sérusier, Pierre Bonnard e Paul Ranson, con i quali fonda il gruppo dei pittori Nabis (Profeti), gruppo che si rifaceva, nei propri ideali estetici, alle opere e alla poetica di Paul Gauguin, per il superamento del naturalismo impressionista tramite un ritorno all’arte primitiva e giapponese. Denis venne chiamato “il Nabi dalle belle immagini”.

Come “Nabi” Maurice Denis dipinge quadri di stampo intimistico, enigmatico ed i temi della sua pittura, di carattere religioso o situazioni della vita quotidiana, sono portati in una dimensione ideale ed irreale, in un’atmosfera di calda e serena intimità, ottenuta con un tratto estremamente delicato. Dapprima propose le immagini di soggetto religioso, in forme primitive, ispirate a Beato Angelico. Poi modificò e arricchì il suo stile influenzato dall’Art Nouveau.

Fu un per tutta la vita un fervente cattolico. Ricevette numerose commissioni per la decorazione di chiese e questo lo fece tornare alla grande tradizione della pittura murale eseguendo affreschi solenni di impianto monumentale, ispirati da un cattolicesimo letterario.

Maurice Denis fondò, nel 1919, gli Ateliers d’Art Sacré, dedicando molto tempo alla preghiera, tanto da diventare terziario di San Domenico. Partecipò alla vita sociale del suo tempo: fu amico dello scrittore André Gide e di Paul Cézanne.

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