Buon 2017… nel segno luterano di Bach

31 Dic

2016

Buon 2017… nel segno luterano di Bach

Nel 2017 saranno trascorsi 500 anni dall’anno in cui Martin Lutero presentò le sue 95 tesi, inviate ai vescovi il 31 ottobre 1517, episodio che segna l’inzio alla riforma protestante. Per questo, gli auguri di Capodanno li prendiamo da uno degli interpreti più illustri del luteranesimo, Johann Sebastian Bach. Il “maestro di cappella di sua altezza serenissima il principe di Anhalt-Cöthen” compose il suo “Piccolo libro d’organo” (in tedesco Orgelbüchlein, BWV 599-644),  una raccolta che non aveva solo fini didattici (per offrire “a un organista principiante il metodo per sviluppare in tutte le maniere un corale, in cui possa anche perfezionarsi nello studio del pedale, perché nei corali che qui si trovano il pedale è trattato in modo strettamente obbligato”) ma, come tutte le opere di Bach, il Piccolo Libro fu dedicato “All’Altissimo Iddio solo per onorarlo e al prossimo affinché si istruisca”.

Dei 46 corali dell’Orgelbüchlein dedicati a vari momenti dell’anno liturgico, 3 sono scritti per il Capodanno ed esprimono i sentimenti di augurio che vogliamo condividere e vi invitiamo ad ascoltare.

Il primo, (Helft mir Gottes Güte preisen – Aiutatemi a magnificare i benefici di Dio BWV 613) è un inno solenne e austero per il “tempo in cui l’anno volge al fine, il sole si inclina verso di noi e il nuovo anno non è lontano”: una visione un po’ crepuscolare dei mali del mondo ma con la speranza che vengano sconfitti nel prossimo futuro.

Helft mir Gottes Gute preisen

Il secondo, (Das alte Jahr vergangen ist  – Il vecchio anno è  trascorso BWV 614) è uno dei più belli della raccolta. ed è “una contemplazione elegiaca dell’anno passato, ferma ed asciutta, senza sorriso e senza lacrime, quanto di più serio sappia dire la musica” (P. Buscaroli, Bach) ma anche un ringraziamento per essere stati protetti dai pericoli.

Das alte Jahr vergangen ist

Conclude il mini-ciclo, un gioioso inno all’anno nuovo (In dir ist Freude – In te è gioia BWV 615), un corale che proviene, come spesso avveniva, da una melodia profana che in questo caso è addirittura un balletto: una grande fantasia caratterizzata da festosi scampanii e carillons, da aeree scalette e, nel finale, da una sequenza di trilli. Proprio come ci auguriamo tutti possa essere questo prossimo 2017.

In dir ist Freude

Auguri da Synesio

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