By

Tornare a pe(n)sare la vita con attenzione

Il cardinal Martini, più volte ha fatto uso di un adagio che non sempre è stato percepito bene e che possiamo riassumere così: “Meglio un non credente che pensa, che un credente che non pensa”. Naturalmente, questo significa che un credente capace di pensare la sua fede è davvero un valore aggiunto (e questo non lo si è sottolineato mai abbastanza). Ora, la mia impressione è che, negli ultimi decenni (da metà degli anni 90, almeno…), molti – credenti e non – hanno smesso di esercitare questo dono fondamentalmente che appartiene alla donna e all’uomo in maniera specifica: quello di “vivere pensando”. Vivere la famiglia, pensando; vivere il lavoro, pensando; vivere la fede, pensando. Pensiero non è teoria (anche se la teoria fa parte del sistema-pensiero); pensiero, anche etimologicamente, è “capacità di pesare il reale”, di “ponderare l’esistenza”, e di farlo con attenzione. Il credente (ma anche il non credente) […]

Leggi...

Pensieri primaverili

Sarà perché la primavera invita a pensieri raccolti e intimi… sarà perché sto invecchiando (ipotesi ben più plausibile)… però in questi giorni sto riflettendo su cosa ci è rimasto di “cultura cristiana” e sono un po’ rattristato. Una tristezza che mi viene dalla consapevolezza di un passaggio che ci ha accompagnato in questi anni (tanti!, cinquanta!!, il che conferma che sto invecchiando!!!) dalla fioritura post conciliare al grigiore di un cattolicesimo di retroguardia (non fosse per papa Francesco e la sua formidabile voglia di evangelizzazione, saremmo in uno stallo spaventoso). Penso a figure come Milani, Balducci, Turoldo, Lazzati, Lubich, Bello, Martini… e poi mi guardo attorno alla ricerca di una voce profetica per l’oggi: l’unica immagine che mi sembra poter rendere bene l’idea di quel che ne ricavo me la offre un mio vecchio professore di greco: è come succhiare un turacciolo al buio. Ma non voglio fermarmi a queste […]

Leggi...

LA STELLA. Una poesia natalizia

di Edmond Rostand Un grande augurio da Synesio a tutti quelli che cercano, perdono, ritrovano le stelle senza mai venir meno! Perdettero la stella un giorno. Come si fa a perdere la stella? Per averla troppo a lungo fissata… I due re bianchi, ch’erano due sapienti di Caldea, tracciarono al suolo dei cerchi, col bastone. Si misero a calcolare, si grattarono il mento… Ma la stella era svanita come svanisce un’idea, e quegli uomini, la cui anima aveva sete di essere guidata, piansero innalzando le tende di cotone. Ma il povero re nero, disprezzato dagli altri, si disse: “Pensiamo alla sete che non è la nostra. Bisogna dar da bere, lo stesso, agli animali”. E mentre sosteneva il suo secchio per l’ansa, nello specchio di cielo in cui bevevano i cammelli egli vide la stella d’oro che danzava in silenzio.

Leggi...

Massacri e Bellezza

Oggi nasce Synesio. Forse non serve. Forse servirà. Forse è anche ora di finirla di pensare che ogni nascituro deve per forza servire a qualcosa. Vi sono cose splendide che non servono a nulla e cose orribili che invece sono utilissime...

Leggi...

Copyrights © Synesio - la tenda delle idee. All rights reserved - P.Iva e C.F. 04451860961